Un Atlas virtuale.

Lo storico dell’arte tedesco Aby Warburg (1866-1929) iniziò il Bilderatlas Mnemosyne nel 1925, che non fu mai completato a causa della morte dell'autore. Lo creò come una serie di grandi pannelli tematici, ciascuno contenente una costellazione di immagini come cartoline, mappe, pubblicità, riproduzioni di opere d'arte. L’obiettivo di Warburg era mostrare la ricorrenza di certe iconografie e gestualità nel corso della storia, costituendo quella che lui chiamava una “formula di pathos”, cioè una metafora emotiva duratura.

Il tentativo di statuere (dal lat. porre, collocare, stabilire) è quello di portare a una riflessione sulla memoria visiva e la trasmissione di significati attraverso le immagini, attraverso dittici di opere fotografiche e artistiche collegati grazie a una cultura visiva di base.